In un precedente post abbiamo parlato di strumenti open source per la gestione di gruppi di lavoro con interfaccia web.
Vediamo vantaggi e svantaggi di una metodologia di lavoro che in Italia stenta a decollare: il telelavoro.
Vediamo quali sono i punti forti, i punti deboli e per quale motivo in Italia non decolla.
I punti forti:
- Il telelavoratore, in quanto tale, introduce un forte atto di fiducia da parte dell’azienda in quanto il lavoratore non è controllabile direttamente. Statisticamente, anche se nella nostra cultura è difficile da credere, il lavoratore è meno soggetto ad assenteismo e molto spesso il turnover diminuisce con ricadute significative nella produttività
- Si sviluppano capacità come il lavoro per obiettivi e per progetti;
- Si mantengono in azienda, anche se lontani, i cosidetti talenti, che per qualche mutazione del loro status, potrebbero lasciare l’azienda (malattie, maternità, trasferimenti, etc);
- Ci sono meno vincoli per la ricerca del personale, nel senso che puo’ essere cercato anche lontano dalla sede dell’azienda;
- Si possono ovviamente ridurre i costi della sede, in quanto basta una struttura più piccola. E questo può favorire soprattutto le aziende più piccole e gli studi professionali;
- Per i lavoratori i vantaggi sono ovviamente una migliore conciliazione della vita privata con il lavoro, riduzione di costi per il trasporto, trasferimenti vari.
I punti deboli:
- Il telelavoro ha bisogno di training: modi di comportamento, uso di strumenti software ed hardware diversi, mutati rapporti con l’azienda. Sia nei manager che nei lavoratori sottoposti;
- I telelavoratori spesso sembrano dei privilegiati di fronte ai lavoratori tradizionali: occhio alla motivazione aziendale;
- Pigrizia dei manager che non vedono di buon occhio questo modo di lavorare in quanto pensano di non poter controllare il loro sottoposto in quanto lo vedono poco;
- Serve cambiare la mentalità dell’azienda e i processi aziendali.
Da un punto di vista tecnologico, il telelavoro è abbastanza semplice:
- Una connessione ad internet;
- Un pc, meglio se portatile;
- Un telefono cellulare magari collegato con il centralino aziendale;
- Una webcam (le riunioni si devono fare comunque;
- Dei sofwtare di comunicazione (es. skype) e di groupware (e-groupware ad esempio).
Alcuni consigli:
- fissare orari di lavoro anche per i telelavoratori;
- studiare accuratamente le metodologie di comunicazione (la sola e-mail potrebbe essere troppo fredda);
- schedulare incontri in videoconferenza;
- ogni tanto, ad esempio ogni due settimane, schedulare comunque una riunione dal vivo;
- impostare un sistema di valutazione dei risultati.
Bisogna abituarsi: sarà comunque il modo di lavorare del prossimo futuro