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Banda larga? forse si…

Bernabé non cede e rilancia: Telecom Italia non intende scendere a patti e anzi continua a promettere un percorso proprio per portare la banda larga nel paese a modo proprio ed in modo indipendente. Lo fa direttamente davanti all’AGCOM, quello che dovrebbe essere l’”arbitro” che mette le parti sui binari del corretto sviluppo negli interessi della nazione. Lo fa promettendo banda larga in 6 grandi città con offerta commerciale già pronta ad essere lanciata.

Entro Natale 520.000 abitazioni di Roma, Milano, Catania, Bari, Venezia e Torino potranno accedere ad una offerta per connettività fino a 100 Mbps. la rete poi verrà successivamente ampliata di anno in anno per arrivare nel 2018 a circa il 50% della popolazione.

E’ un modo per recuperare un gap che sta diventando pesantissimo verso gli altri paesi industrializzati: In Francia e Germania la rete esiste gia’ a 100 Mbps e in altri paesi come Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Hong Kong hanno già in certe aree 1 Gbps (10 volte tanto).

Ci sono aree gia’ be attrezzate anche in Italia grazie anche allo sforzo di alcuen regioni (Trentino Alto Adige e Lombardia in primis) che hanno gia’ realizzato proprie reti cittadine ad alta velocità grazie ad investimenti con propri fondi. Ma sono progetti che vanno a rilento. Siamo ancora molto lontani dall’euforia dei primi anni del 2000 quando non si trovava letteralmente fibra ottica dati i grandi volumi di posa dell’epoca.

Il mio parere è che molta colpa è anche delle amministrazioni pubbliche locali, miopi sui vantaggi di tali sistemi. Il costo di una infrastruttura per le reti di prossima generazione si sarebbe potuto annegare in svariate opere di urbanizzazione fatte negli anni (ad esempio rifacimento di fognature, acquedotti, manti stradali, illuminazione pubblica).

Aspettiamo, per ora ci viene spacciata l’offerta ad alta banda quella delle chiavette internet o delle nostre vecchie linee adsl….

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