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Amministratore di sistema, questo sconosciuto

Come molti sanno, le aziende in questi giorni si stanno districando sull’interpretazione degli obblighi (scadenza 30 giugno 2009) introdotti con il provvedimento del Garante della Privacy del 27 novembre 2008 relativo a “misure e accorgimenti prescritti ai titolari dei trattamenti effettuati con strumenti elettronici relativamente alle attribuzioni delle funzioni di amministratore di sistema, pubblicato sulla G.U. n.300 del 24 dicembre 2008 che vi invito ad andare a leggere su http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1577499.

Rimane aperta una questione: chi è l’amministratore di sistema, e soprattutto come sceglierlo in base alle capacità, esperienza come richiesto.

Ci può venire in aiuto  il modello EUCIP, riconosciuto a livello internazionale, che cosi’ recita:

L’Amministratore di Sistemi informatici è la figura professionale che svolge il ruolo di supervisione dell’infrastruttura ICT in una piccola-media azienda o negli uffici decentrati di una grande organizzazione.
Nel suo ruolo, l’Amministratore di Sistemi informatici è in grado di:
•   amministrare sistemi informativi di contenute dimensioni, tipicamente configurati in modalità client-server;
•   identificare e risolvere i problemi più semplici e ricorrenti;
•   diagnosticare problemi di più elevata complessità e richiedere l’intervento dello specialista in grado di risolverli;
•   identificare le esigenze (aggiornamenti, modifiche, ampliamenti, ecc.) del sistema informativo e fungere da interfaccia con gli specialisti/fornitori;
•   essere il punto di riferimento per gli utenti del sistema informativo di cui è supervisore.
Un Amministratore di sistemi informatici secondo lo standard EUCIP deve essere in grado di amministrare un insieme di sistemi, tipicamente inseriti in una LAN, comprendenti sia server che PC utilizzati da utenti.
Ad un Amministratore di sistemi informatici viene richiesta la capacità di dare suggerimenti agli utenti aiutandoli e risolvendo i problemi più semplici, così come la capacità di essere autonomo in una prima fase di analisi dei problemi, individuando le necessità di intervento da parte di specialisti e collaborando efficacemente con loro alla risoluzione dei medesimi.
Viene inoltre richiesta la capacità di rilevare le esigenze di aggiornamento del sistema e di fungere da punto di riferimento tanto per gli utenti interni quanto per i fornitori e gli specialisti esterni.
Le competenze dell’Amministratore di Sistemi informatici sono articolate in cinque settori:
1. Hardware del PC
2. Sistemi operativi
3. LAN e servizi di rete
4. Uso esperto della rete
5. Sicurezza informatica

Un profilo quindi non banale, spesso non presente nelle aziende, a volte presente come autodidatta e magari a tempo non pieno.

La difficoltà che si presenta alle aziende in questo momento, a mio avviso, è come districarsi nel moltiplicarsi di offerte di società di informatica improvvisate, senza le necessarie competenze tecniche e gestionali, sfruttando, purtroppo, la scarsa capacità degli imprenditori di valutare questo preciso settore, purtroppo con una stora alle spalle ancora poco matura (almeno qui in Italia).

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