Pochi giorni fa avevamo pubblicato un articolo con il quale facevamo il punto sulla situazione dell'e-healt in Italia analizzando quali sono le tecnologie ed i servizi che secondo noi dovrebbero essere applicati per uno sviluppo digitale del settore sanità.
Nel nostro report avevamo precisato “… si fatica ancora a trovare progetti e casi di studio obbiettivi dove l'integrazione informatica-sanità sia arrivata ad essere il punto base di alcune strutture.”.
Ed infatti giovedì 12 aprile il Presidente dell'Autorità Garante sulla Privacy Francesco Pizzetti ha lanciato l'allarme sostenendo che l' Italia si trova in “…preoccupante ritardo per quanto riguarda la sanità elettronica.”.
Le dichiarazioni del Presidente dell'Autorità Garante avvengo al di fuori dell'ambito ufficiale del suo ruolo inerente alla materia di protezione dei dati personali, tuttavia vista l'autorevolezza dell'opinione questo è un monito che non può non essere ascoltato.
Pizzetti nella sua esposizione ha spiegato: "Il problema è che l'adozione dell'e-health è lasciata alla sperimentazione delle Regioni e alcune, come la Lombardia e l'Emilia Romagna, hanno adottato sistemi avanzati, ma diversi fra loro e dunque difficilmente integrabili, mentre il "Ministero della Salute” non ha ancora dato delle linee guida e il Parlamento si sta occupando ora del Fascicolo Sanitario Elettronico. Tutto questo mi preoccupa perchè in Europa si discute molto sull'agenda digitale e la sanità elettronica è al primo posto: è vista come un enorme servizio per il cittadino. Il Fascicolo Sanitario Elettronico – ha detto Pizzetti – non rappresenta solo innovazione e la possibilità di cure migliori anche nelle zone di campagna e nelle zone più lontane, ma anche una forte possibilità di contenimento della spesa per il welfare. Come sappiamo molti ricoveri sono inutili e troppo lunghi ma ora è necessario fare una salto ulteriore perchè la sanità elettronica non è solo un miglioramento dei servizi ma è un diverso modo di organizzarlo. Stiamo accumulando dei gravi ritardi, solo il Garante ha dato delle indicazioni sul fascicolo elettronico, e quello che preoccupa di più e che anche nell'agenda digitale italiana manchi uno specifico tavolo per la sanità elettronica. Nel nostro Paese, anche a causa del fatto che il 40% della popolazione non ha ancora accesso a internet, stiamo accumulando un ritardo elevatissimo, ancora più grave se si considera che abbiamo il maggior numero di anziani e la più elevata aspettativa di vita".
Parole che fanno riflettere.
Fonti:
http://www.key4biz.it/Mappamondo/Europa/2012/04/Sanita_Elettronica_eHealth_Francesco_Pizzetti_Garante_Privacy_209784.html
http://www.entilocali.ilsole24ore.com/art/welfare-e-anagrafe/2012-04-12/fascicolo-elettronico-ancora-miraggio-190006.php?uuid=AbIkC4MF