Da corrierecomunicazioni.it
Imprese, la "reputation" si costruisce su Facebook
I social network battono i blog aziendali. Almeno nelle strategie con cui le imprese costruiscono la loro brand reputation sul web. In questo contesto , Facebook è una piazza virtuale privilegiata e Twitter rappresenta la sfida per i prossimi anni mentre per la comunicazione video è YouTube a farla da padrone. Contestualmente perde d'importanza il blog aziendale, riservato per lo più alla comunicazione interna, mentre il sito web continua a svolgere il ruolo di archivio dei contenuti e delle informazioni tecniche.
È questa la fotografia scattata dall'indagine “Brands & Social Media. Osservatorio su 100 aziende e la comunicazione sui social media in Italia”, promossa dall'Università Cattolica e da Digital Pr e diffusa in occasione del seminario “Web Reputation”, organizzato dall'Atelier del Club della comunicazione d'impresa di Torino.
La ricerca, prima nel suo genere, ha selezionato 100 aziende fra le più rilevanti per il mercato italiano in cinque settori: consumer electronics, automobili, banche/assicurazioni, retail/grande distribuzione e servizi. L'indagine ha portato alla compilazione di una classifica che tiene conto non solo dell'impegno delle aziende, ma anche dell'interazione degli utenti. E dalla quale emerge una strategia “multi-piattaforma” nel mondo social da parte delle aziende, che oggi pensano sempre più in digitale, complice ce la crisi, il bisogno di fare saving e una più diffusa accessibilità alle piattaforme web.
L'indagine ha preso in considerazione social media – blog, Facebook, Twitter e YouTube – misurando le medie di aggiornamenti, commenti, condivisioni giornaliere (per i blog), i link agli update aziendali in bacheca, la presenza di sezioni speciali e di feedback degli utenti, nonché il numero di fan (per Facebook), le personalizzazioni dei profili e il numero di followers (per Twitter), unitamente ai report sui commenti e le visualizzazioni dei video (YouTube).
A sottolineare l'importanza di essere in rete, oggi, per un'azienda è Nicolò Michetti, chief executive officer Digital Pr: “L'informazione sul web non muore mai – spiega – e le notizie, positive o negative che siano, sono persistenti, rilevabili e tracciabili. È bene che chi si occupa di comunicazione abbia ben presente tutto ciò”.