Riporto dal sito di Assinform, che è importante per il nostro settore.
Rispetto al 1° semestre 2009 (-9,0%), il recupero è di 6,5 punti percentuali. In ripresa la domanda delle imprese di Pc e server con + 10,3%; recupero di 3 punti percentuali del software (-1,2%, rispetto al -4,1% del 2009); mercato consumer a + 21% Indagine congiunturale su aziende IT a luglio 2010: positiva (+0,5%), per la prima volta da un anno (-14,9% nel luglio 2009), la valutazione sui budget dedicati dalle imprese clienti allo sviluppo di nuovi progetti informatici.
Angelucci: “Per la crescita competitiva e occupazionale occorre sostenere la ripresa degli investimenti in innovazione. Da parte della politica ci aspettiamo atti di coraggio: incentivi stabili per le imprese che innovano e che si aggregano, anche tramite acquisizioni; una riforma fiscale che metta fine all’iniquità dell’Irap sui settori “labour intensive” come l’IT; la modifica delle regole delle gare, che vanno centrate sulla qualità dei servizi informatici e non sul puro ribasso delle tariffe”.
Milano, 14 settembre 2010 – “Per l’IT l’emergenza non è finita, anche se si riscontra un’inversione di tendenza. Il bilancio di fine giugno 2010 è ancora in rosso e il trend negativo penalizzerà il settore fino alla fine dell’anno. L’informatica italiana continua a patire gli effetti della crisi, della totale assenza di una politica per l’innovazione e del clima di incertezza che vive il Paese. Pur nella consapevolezza che molte imprese, soprattutto quelle esposte alla competizione internazionale, non hanno gettato la spugna e stanno tornando a investire nelle tecnologie informatiche e nell’innovazione dei processi, il settore IT manifesta nel suo complesso grande fatica a beneficiare della piccola ripresa in atto.” E’ l’esordio di Paolo Angelucci, Presidente di Assinform, nell’aprire la conferenza stampa di anticipazione dei dati sull’andamento dei settori IT e TLC nel primo semestre 2010. Un andamento che ha visto l’IT chiudere il primo semestre di quest’anno a – 2,5% e le TLC fermarsi a – 2,3%, rispetto allo stesso periodo del 2009.
“Oggi, tuttavia, la nostra preoccupazione non riguarda tanto le performance dell’anno in corso, che già prevedevamo ridotte, date le condizioni di oggettiva difficoltà del mercato – ha continuato Angelucci – quanto le iniziative da prendere ora, affinché le grandi potenzialità dell’IT, quarto settore industriale italiano con oltre 380.000 addetti, motore dell’innovazione e di occupazione qualificata, possano essere colte dal Paese, per avviare una fase di crescita competitiva nel 2011″. “Se vogliamo che l’informatizzazione infrastrutturale da parte delle imprese – ha sottolineato il Presidente di Assinform – fenomeno importante emerso nei primi sei mesi dell’anno, evolva verso un utilizzo pervasivo dell’IT nell’economia italiana generando nuova occupazione qualificata, soprattutto tra i giovani, sono necessari atti di coraggio da parte delle istituzioni, del Governo, della classe politica tutta, per introdurre nuove regole e condizioni quadro capaci di creare un clima che premi l’innovazione a tutti i livelli. Per questo occorrono provvedimenti di politica industriale stabili, che agiscano sul fronte del credito fiscale e degli incentivi, accompagnati da misure che facilitino l’accesso a finanziamenti bancari. La finalità deve essere quella di sostenere sia la domanda IT, premiando le aziende italiane che usano la leva tecnologica per migliorare la propria efficienza/produttività, sia l’offerta di Made in Italy tecnologico. In questo contesto vanno favorite fusioni e acquisizioni aziendali con un programma straordinario di ammortizzazione fiscale. Al contempo, le addizionali dall’Irap vanno spostate sull’Ire per stemperare il peso sull’occupazione di questa tassa, particolarmente iniqua per un settore ad alto utilizzo di risorse professionali qualificate quale l’IT. Infine vanno cambiate le regole delle gare: i servizi informatici non possono essere acquistati al massimo ribasso, ma per la loro qualità, nell’ambito di un giusto rapporto costi/benefici”.
I                        dati Assinform, evidenziano come per la prima volta dall’avvio                        della crisi, si sia manifestata una tendenza all’attenuazione                        del calo di mercato. Con il -2,5% segnato a fine                        giugno 2010, l’IT italiana ha recuperato oltre 6 punti                        percentuali rispetto al -9,0% registrato a fine giugno 2009                        (sul 1° semestre dell’anno precedente). Il recupero ha interessato                        tutte le componenti informatiche, dall’hardware, al software,                        ai servizi, ma con notevoli differenziazioni e prospettive.
Il fenomeno nuovo, oggi potenzialmente più significativo,                        riguarda la crescita della domanda di Pc e server da                        parte delle imprese. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti,                        il mercato dei Pc portatili, desktop e server ha registrato,                        rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un incremento                        in volume di + 12,9%, pari a oltre 400.000 unità, assorbite                        per l’80% dalle imprese, la cui domanda è passata da -2,5%                        del 2009 all’attuale +10,3%. In particolare la domanda                        di server è salita del 12,3% (era stata -29% nello stesso                        periodo 2009), quella di desktop del + 13,4% (-21,5% nel                        2009), mentre l’incremento dei Pc portatili è stato del                        12,7% (simile al +14,8% dell’anno precedente). “Questi dati                        – ha commentato Angelucci – segnalano l’avvio di processi                        di rinnovamento delle tecnologie aziendali, di maggior informatizzazione                        delle imprese italiane, di investimenti in infrastrutture                        innovative. Processi che la crisi aveva quasi del tutto                        bloccato e che oggi appaiono sempre più indispensabili a                        quelle imprese che intendono affrontare la ripresa dei mercati”.
I riflessi positivi di questo tipo di strategie aziendali                        si ritrovano anche nell’andamento del segmento Software,                        che a fine giugno si è attestato a -1,2% a fronte                        della perdita di -4,1% raggiunta nello stesso periodo del                        2009. Si attende quindi un’amplificazione positiva nei prossimi                        mesi verso la domanda di nuove applicazioni, spinta anche                        dalla novità delle scelte che le imprese stanno compiendo,                        privilegiando per oltre la metà della propria domanda l’acquisto                        di Pc portatili e quindi portando il focus verso le nuove                        frontiere tecnologiche e organizzative dettate dalla mobilità.                        Il segmento dei Servizi, che costituisce la metà                        dell’intero mercato informatico italiano (pari a 4.215 milioni                        di euro per i primi sei mesi dell’anno, a fronte di un valore                        totale di 8.918 mln), passato dal -7,3% del primo semestre                        2009, all’attuale -3,7%, continua, al contrario,                        a essere fortemente penalizzato dalla tendenza sempre più                        accentuata al calo delle tariffe professionali.
“Se è evidente che nella maggioranza delle imprese e                        della Pa prevalgono tutt’ora le strategie di razionalizzazione                        finalizzate alla riduzione dei costi – ha concluso il                        presidente di Assinform – , il ribasso delle tariffe                        non può rappresentare un percorso sostenibile, ma una semplice                        valvola di sfogo che comprime i margini dei fornitori, rischia                        di incidere pesantemente sulla qualità dei servizi dei clienti                        e preclude lo sviluppo di nuova occupazione”.
Anche dalla VII indagine congiunturale condotta                        a luglio di quest’anno su un campione significativo di imprese                        associate Assinform, si ricavano segnali contrastanti, fra                        potenziali opportunità di ripresa, oscurate da previsioni                        ancora fosche sull’occupazione. In generale emerge un clima                        di ripresa di fiducia, con previsioni di crescita dei fatturati                        per il 43% delle imprese partecipanti (contro il 24% di                        luglio 2009 e il 27,6% di aprile 2010). Ma le Pmi prevedono,                        nella maggioranza dei casi, un andamento in calo degli ordinativi                        e degli utili. 
Il dato più interessante, che conferma le rilevazioni                        di mercato, riguarda le valutazioni sull’andamento dei budget                        da parte delle aziende clienti. Per la prima volta dal                        luglio 2009 il tasso di crescita medio della spesa destinata                        allo sviluppo di nuovi progetti informatici raggiunge una                        valutazione positiva (+ 0,5%, a luglio 2009 era di -14,9%),                        mentre le spese correnti e per manutenzione guadagnano in                        stabilità, sebbene ancora in calo (-1,6%, valutazione di                        -6,1% nel luglio 2009). 
Sul fronte dell’occupazione, dall’indagine congiunturale                        non emerge ancora alcuna previsione di ripresa. Continua                        l’emorragia dei consulenti, soprattutto da parte delle grandi                        imprese, sebbene in leggera attenuazione . Per i dipendenti                        sparisce la fascia di valutazione “molto peggiorato”, ma                        il 15% delle imprese continua a considerare la situazione                        in peggioramento, tendenza che nelle medie arriva al 33%                        e nelle grandi al 21%.
