Se ne parla da molto tempo, si parla di Web 3.0 (ma non si sta ancora dibattento cosa sia il web 2.0???), di intelligenza artificiale vera. Che sia giunta l’ora di qualcosa di innovativo?
Mi riferisco al nuovo motore di ricerca “Wolfram Alpha” creato da Stephan Wolfram (si, quello di Mathematica per intenderci) che proprio in questi giorni sta facendo i primi, incerti passi nel mondo di internet.
Ma cosa ha di nuovo? Beh, sembra capire le domande che gli si pongono. Provate a chiedere “Che età ha Obama?” e lui vi risponderà correttamente. Non come Google che cercherà nei sui database un documento nel quale ci siano quelle parole e vi riporterà il link. Non ha capito, ha solo riconosciuto dei pattern, che è ben diverso, più facile in sostanza.
«L’obiettivo di lungo termine di Wolfram Alpha è quello di rendere accessibile a chiunque ed in modo immediato qualsiasi conoscenza sistematica. Vogliamo collezionare e curare ogni dato oggettivo; implementare ogni modello, metodo ed algoritmo conosciuto; rendere possibile a chiunque di computare tutto il computabile».
Questo è quanto si prefigge in nuovo motore che puo’ già vantare dei buoni numeri:
«Ad oggi Wolfram Alpha contiene più di 10 trilioni di dati, più di 50 mila tipi di algoritmi e modelli e capacità linguistiche per più di 1000 domini. Costruito su Mathematica – di per sé il risultato di più di 20 anni di sviluppo dai ricercatori Wolfram – il codice di Wolfram Alpha è basato su più di 5 milioni di linee o codici simbolici di Mathematica. Girando su cluster di supercomputer, Wolfram Alpha fa uso intensivo dell’ultima generazione di tecnologie di computing parallelo, inclusi webMathematica e gridMathematica».
Ovviamente siamo ancora agli inizi e provandolo si vede ancora che è molto acerbo. Ma ha dalla sua grosse possibilità di crescita.
Vedremo in un prossimo futuro.